Asl, truffa delle invalidità l’accusa chiede il processo

Assegni percepiti da chi non ne aveva diritto, chiesto il giudizio per 33 beneficiari.

Due impiegati hanno intenzione di patteggiare. Ora la parola al giudice.

Da “La Provincia Pavese”

Dalla presunta truffa all’Asl, con assegni di invalidità che sarebbero finiti nelle mani di chi non ne aveva diritto, si discuterà in un processo. Il pubblico ministero Paolo Mazza ha chiesto il rinvio a giudizio di trentatrè persone – tra dipendenti e beneficiari degli assegni – che devono rispondere di truffa e falso e, in alcuni casi, anche di corruzione. Altre quattordici persone (tra cui due dipendenti) hanno chiesto di patteggiare. La loro posizione sarà definita nella stessa udienza preliminare (la data non è ancora stata fissata) in cui il gip Anna Maria Oddone dovrà decidere se accogliere la richiesta di processo dell’accusa o prosciogliere gli indagati. Chi ha chiesto di patteggiare ha anche avanzato proposte di risarcimento per gli assegni percepiti senza diritto. Non è nemmeno da escludere che in udienza preliminare altri indagati (in tutto sono quarantasette, anche se i carabinieri avevano individuato oltre trecento pratiche sospette) possano chiedere di patteggiare o fare richiesta di abbreviato per ottenere uno sconto di pena.

Una richiesta in questo senso è stata già presentata de due dei quattro impiegati dell’Asl che erano stati arrestati con l’accusa di aver istituito false pratiche con intestazioni fittizie, in alcuni casi di parenti defunti dei beneficiari. Le pratiche, inviate per via telematica all’Inps, avrebbero poi consentito a beneficiari privi di requisiti di incassare gli assegni dall’ente di previdenza. Un meccanismo che avrebbe avuto al vertice Guiduccia Massolini, l’impiegata di cinquantadue anni di Torre d’Isola da cui erano partiti gli accertamenti dei carabinieri. L’impiegata, che è stata anche condannata dalla Corte dei conti a pagare centosessantotto mila euro di danni, ha chiesto il patteggiamento, come pure la collega Maria Grazia Cotroneo, quarantaquattro anni, di Milano.

Solo per Massolini la pena finale potrebbe superare tredici anni di carcere. Per Cotroneo invece la richiesta riguarda una pena inferiore ai due anni, che consentirebbe all’impiegata di usufruire della sospensione condizionale. Non hanno invece presentato, per il momento, richiesta di patteggiamento gli altri due impiegati dell’Asl, Raffaella Barbieri di San Genesio e Mauro Moroni di Bereguardo che aveva già manifestato la propria intenzione di affrontare il processo ordinario.

E poi ci sono i beneficiari degli assegni, che secondo la procura avrebbero percepito denaro dall’Inps in maniera non lecita. Alcuni di loro, sentiti dai carabinieri, avevano confermato di essere stati contattati proprio dall’impiegata Massolini, che conoscevano. Sarebbe stata lei (e in alcuni casi i suoi parenti, tra cui il figlio, che è per questo indagato) a prospettare la possibilità di ottenere gli arretrati dell’indennità di accompagnamento di alcuni invalidi defunti, con cui, in alcuni casi, i beneficiari non avevano nessun rapporto di parentela. In altre occasioni, invece, sarebbero stati i nipoti di anziani defunti a intascare gli assegni senza averne diritto, una volta che era stata prospettata loro la possibilità di mettere le mani sul “tesoretto” mai reclamato all’Inps.

Il direttore Mauri: “Danno di immagine, ci costituiremo parte civile”

Il caso degli assegno finiti nelle mani di persone che non ne avevano diritto avrebbe danneggiato l’Inps che ha emesso gli assegni, e l’Asl. Entrambi gli enti sono, secondo la procura, parti offese e per questo hanno la facoltà di costituirsi parte civile nel processo che verrà. Sulla possibilità di esercitare questo diritto non ha alcun dubbio il direttore generale dell’Asl Alessandro Mauri, che spiega: “Questa storia ha danneggiato l’immagine dell’ente e quindi siamo pronti a chiedere di essere risarciti”. La costituzione potrà avvenire nell’udienza preliminare, che deve essere ancora fissata dal gip, ma anche durante lo svolgimento dell’eventuale processo.