Le piccole/grandi battaglie di ANMIC a difesa di invalidi e disabili pavesi

I risultati ottenuti e i progetti fu

Di Matteo Ranzini

Da “il Ticino” del 13 luglio 2018

Lorena Arlati, 44enne ex operatrice sanitaria è un’invalida all’80% ed è associata all’ANMIC (Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili) di Pavia. La sua richiesta d’aiuto lanciata qualche settimana fa ora è stata accolta. Lorena viveva al quarto piano di un caseggiato Aler in viale Sicilia: la mancanza di ascensore la costringeva a un isolamento sociale e a una situazione critica anche per il figlio sedicenne che la accudisce. La buona notizia è che ANMIC è intervenuta tempestivamente e la situazione in pochi giorni si è sbloccata.

“Mi hanno trasferito in una nuova casa Aler”, spiega Lorena, “al piano terra. Mi sentivo segregata in casa e uscivo solo per le visite. Mio figlio dormiva in corridoio e la mia vita sociale si era azzerata. Ora la mia vita è cambiata, devo moltissimo ad ANMIC e ad Aler.”

Le buone notizie meritano ancora uno spazio sugli organi d’informazione. E i piccoli gesti valgono più di mille parole. Lo sa bene il neopresidente di ANMIC Pavia Angelo Achilli che così commenta il buon esito: “Devo ringraziare Aler per la solerzia, in particolare il presidente Franco Bettoni e il direttore Alfonso Mercuri; questa e tante altre situazioni sono il ‘pane quotidiano’ di ANMIC a sostegno delle persone fragili”. L’Associazione conta quattromila iscritti a Pavia e provincia e lo stesso presidente ci illustra l’impegno al fianco di invalidi e disabili.

“Sono in aumento le persone che si rivolgono a noi per la domanda d invalidità. ANMIC cura l’interesse dei disabili in commissione medica invalidità all’INPS e all’ASST; gli ultimi ricorsi aperti con l’INPS hanno ottenuto un 90% di successo davanti al giudice per l’ottenimento della pensione di invalidità. Ma c’è ancora molta strada da fare, basti pensare che la stessa pensione ammonta a 280 euro al mese, una cifra assolutamente insufficiente per le esigenze di una persona con disabilità. E il sistema non è aiutato da tanti “furbetti” che confondono la pensione d’invalidità con una pensione d’invalidità sociale di supporto. La nostra professionalità è volta a riconoscere queste situazioni e a garantire i diritti a coloro cui spettano”.

Come giudica le ultime novità nazionali in materia di supporto a invalid e diversamente abili?

“E’ stato compiuto un passo in avanti con l’istruzione del Ministero della Disabilità e della Famiglia. Fino a oggi le competenze sulla disabilità erano suddivise in vari ministeri (sanità, lavoro, trasporti, istruzione) con una dispersione notevole di denaro e un caos organizzativo/amministrativo. Oggi la nostra categoria è maggiormente tutelata e ci auguriamo anche sostenuta economicamente.”

La vostra attenzione è diretta anche al reinserimento lavorativo…

“Il nuovo ministro del lavoro Luigi Di Maio ha dato notizia dello stanziamento di 280 milioni di euro per i centri dell’impiego. Da quando le province sono stateabolite il sistema è andato ancora più in crisi. Le assunzioni dei disabili (1 ogni 15) nella pubblica amministrazione sono ferme da anni. E anche nel privato la situazione non è rosea…”

E’ vero che anche a Pavia e provincia ci sono aziende private che preferiscono pagare una penale piuttosto che assumere soggetti “protetti”?

“Si, succede anche nel nostro territorio, anche se ora le sanzioni sono notevolmente aumentate. L’azienda della quale sono socio conta tre disabili su dodici assunti e si è generato un circolo virtuoso per cui il disabile vuole emergere per produttività incentivando anche gli altri addetti a dare il massimo. Il fattore ‘vincente’ consiste nella capacità di collocare la persona con disabilità nella mansione migliore per le sue competenze.”

Quali sono le vostre prossime mosse a livello locale?

“Da settembre insieme alla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Pavia (prof. Alessandro Greco), e con la Consulta barriere architettoniche (presieduta da Walter Ferrari di ANMIL Pavia) realizzeremo una mappatura dei parcheggi per disabili nelle zone sensibili della città. L’obiettivo non è solamente quello di garantire la quota spettante, ma anche adeguati accessi alle strutture. I risultati saranno illstrati al Comune di Pavia, al fine di intervenire in maniera congiunta per migliorare la condizione delle persone disabili.”

L’ultima riflessione del Presidente Achilli è sulla Legge 104, la normativa che riconosce agevolazioni ai lavoratori affetti da disabilità grave e ai familiari che assistono una persona con handicap in situazione di gravità.

“La Legge 104 “, conclude Achilli, “è stata una vittoria della civiltà. Tuttavia non possiamo negare che vi siano stati abusi e per questo dobbiamo operare sempre più con serietà e trasparenza per sostenere chi deve seguire un disabile grave o si deve curare”.