Assemblea A.N.M.I.C., Angelo Achilli nuovo presidente

Rinnovato il comitato provinciale dell’Associazione Nazionale Mutilati Invalidi Civili che conta 4.000 iscritti in provincia di Pavia

Di Alessio Molteni

Da “il Ticino” del 18 maggio 2018



Lo scorso sabato 12 maggio un centinaio di persone hanno gremito la sala conferenze dell’Hotel “Le Gronde” di Cava Manara per il decimo congresso provinciale dell’A.N.M.I.C. durante il quale sono stati nominati i nuovi vertici, prassi che si tiene ogni cinque anni. Parliamo di un’associazione nata sessanta anni fa, con sede a Pavia in viale Libertà 77, dichiarata Ente Morale dal Presidente della Repubblica nel 1978, che conta duecentomila iscritti a livello nazionale e quattromila in provincia di Pavia, nata con l’obiettivo di tutelare gli interessi economici e morali degli invalidi civili. Presenti oltre agli iscritti provinciali, anche diverse personalità politihe: l’on. Alessandro Cattaneo, il sindaco Massimo Depaoli, il primo cittadino di Broni Antonio Riviezzi, il presidente della Provincia Vittorio Poma, ed i consiglieri regionali (rispettivamente di Lega e Pd) Roberto Mura e Giuseppe Villani.

Per quanto riguarda l’A.N.M.I.C., oltre al neo presidente Angelo Achilli (ex subcommissario e vicepresidente della Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili – F.A.N.D.), è intervenuto il segretario nazionale Nazaro Pagano, la presidente milanese Maria Cristina Alemanno, il presidente dell’A.N.M.I.C. Lodi, Enrico Agosti ed il subcommissario pavese Donato Locoro.

L’IMPEGNO DI ACHILLI

Angelo Achilli, 41 anni di Broni, subentrato al commissario Giuseppe Calcagni di Gropello Cairoli (ora vicepresidente), volontariato dell’A.N.M.I.C. sin dal 2000, ha tenuto a precisare i punti cardine del suo mandato: “Inseriremo delle forze nuove che porteranno all’associazione competenza e impegno per la tutela dei diritti dei disabili. Viviamo in un momento difficile a causa della recessione economica che continua a portare tagli di risorse da parte della Politica, una cosa inaccettabile soprattutto se pensiamo che i disabili sono già la parte più colpita dalla crisi perchè spesso senza lavoro. Noi dobbiamo non solo mantenere i diritti, ma lottare per mantenerli e ottenerne di nuovi in modo che il disabile venga inserito anche nel mondo del lavoro. Chi ha una disabilità non chiede la carità, ma dignità, diritti e lavoro attraverso il quale dare il proprio contributo alla società”. “Sarà mio compito riallacciare tutti i rapporti istituzionali con l’INPS, l’ASST e Regione Lombardia perchè veniamo da un periodo purtroppo funestato da lutti (lo storico presidente Antonio Valdi è scomparso nel 2015 nd.) e dobbiamo ritornare a rafforzarci e lottare per i diritti dei nostri associati. In primis il diritto al lavoro e la possibilità di inserimento nella realtà produttiva”.

LEGGE 104 e “DOPO DI NOI”

Ultimamente la Legge 104 è balzata agli onori della cronaca a causa dei troppi “furbetti” abili a sfruttare le potenzialità della normativa. Durante l’assemblea si è parlato anche di questo. Giusto per fare chiarezza, la 104 permette l’accesso a numerosi benefici fiscali, sociali ed economici per le persone affette da handicap e per i loro familiari. Categorico il commento del presidente nazionale A.N.M.I.C. Nazaro Pagano: “La legge 104 non deve essere percepita solo come quella dei tre giorni di congedo straordinario per chi ha un parente disabile perchè è una norma importantissima, una pietra miliare. Non va demonizzata, ma certamente rivista per dare una “stretta” a chi la utilizza in maniera strumentale. Ciò però non deve portare alla demonizzazione dei disabili che hanno tutto il diritto di essere tutelati”. Per quanto riguarda la cosiddetta legge del “Dopo di noi”, che punta ad individuare le migliori pratiche relative al futuro di una persona con gravi disabilità una volta venuto meno il sostegno familiare, Pagano ha sottolineato l’attuale inconsistenza: “Questa legge è priva di contenuti, di fatto inesigibile per i disabili”. Pensando solo a Pavia, in effetti, Regione Lombardia, ha stanziato per il triennio 2016-2018 la somma di 155mila euro nei confronti del Piano di Zona. Fondi da ripartire tra dodici comuni per un totale di 104mila persone.

I TAGLI ALLE AMMINISTRAZIONI

E i Comuni? Non è una novità che i tagli da Roma abbiano influito enormemente negli ultimi anni per quanto riguarda le scelte comunali, incluse quelle relative alla disabilità. Ha spiegato l’ex sindaco Alessandro Cattaneo: “Sono amico di A.N.M.I.C. non da oggi, ma da tanto tempo. Ho conosciuto l’associazione soprattutto nell’esperienza da sindaco. Oggi, da parlamentare mi piace dire che porto a Roma la sensibilità di questa esperienza, del dialogo continuo e della concretezza delle cosa da fare sul territorio. Tante volte abbiamo protestato perchè a livello nazionale non si è palesata abbastanza sensibilità. Alcune disattenzioni, per non dire mancanze totali, sul mondo dell’assistenza disabili vanno rimosse; è una vergogna che tanti comuni siano abbandonati a se stessi nell’occuparsi di questo tema. Dovremo mettere mano su questi argomenti a livello nazionale”.

Il sindaco Massimo Depaoli ha sottolineato il continuo lavoro dell’Amministrazione sul tema della disabilità senza dimenticare le ristrettezze economiche imposte da Roma: “Il tema della disabilità è importante, è uno dei principi sui quali si misura l’accessibilità della città. In dialogo con le associazioni interveniamo nell’eliminazione delle barriere architettoniche, quelle fisiche e sensoriali. Il problema risiede nel fatto che si tratta di spese di manutenzione sulle quali purtroppo i comuni hanno margine limitato rispetto alle spese di investimento. Faccio un esempio, abbiamo adeguato le fermate più importanti dei bus, ma non tutte perchè i margini economici di intervento sono limitati. Pavia ha fatto dei passi avanti e come amministrazioni locali dobbiamo continuare a lavorare per arrivare a un risultato accettabile”. Il nuovo presidente Angelo Achilli non ha dimenticato di menzionare l’impegno profuso dai due funzionari pur tra mille difficoltà tengono i rapporti con le migliaia di associati portando a termine con professionalità tutte le pratiche e reggendo i rapporti con le sedi di Vigevano (via della Costa 27), di Voghera (via Emilia, 6) e con le tantissime delegazioni A.N.M.I.C. sparse sul territorio. Si tratta di Davide Riccardi ed Eva Marraffini.