Disabili e anziani: città poco smart. Studenti a caccia delle “barriere”.

Prosegue il progetto del Maserati con Comune e ANMIC
Un giro in zona stazione conferma che i problemi ci sono

Di Alessio Alfretti
Da “La Provincia Pavese” del 3 ottobre 2022

Voghera – La chiamata pedonale rotta, le strisce mancanti e poi diversi marciapiedi dissestati, oltre a qualche immancabile auto parcheggiata dove non dovrebbe: troppi gli ostacoli per chi è disabile o ha problemi di movimento legati all’età, senza contare le mamme con passeggini o carrozzine.

L’indagine

A breve gli studenti dell’Istituto Maserati scenderanno in strada a Voghera per individuare un percorso inclusivo dalla stazione al centro, ma per loro sarà certo un duro lavoro. Il progetto Voghera Smart (promosso da ANMIC Pavia, finanziato dalla Fondazione Comunitaria di Pavia e sostenuto dal Comune di Voghera) prevede infatti che, dopo alcuni incontri in aula per discutere dei vari problemi legati alla mobilità di chi è disabile, i ragazzi passino dalla teoria alla pratica e definiscano un tracciato facilmente percorribile in città. Ma di smart, se ci si deve muovere per le vie di Voghera, sembra esserci ben poco. Le uscite dovrebbero cominciare a partire dalla metà di ottobre, con un gruppo di studenti che valuterà tre vie di Voghera, che possono essere percorse per andare dalla stazione al centro. Il progetto si concluderà con la giornata internazionale delle persone con disabilità il 3 dicembre, con la presentazione del percorso. Un’impresa tutt’altro che facile, già a partire dalla stazione. Piazzale Marconi, davanti allo scalo iriense, comincia subito con l’essere fonte di insidie.

Ai più potrebbero quasi passare inosservate (anche se basta avere un bambino nel passeggino per rendersi conto delle difficoltà) ma per una persona disabile, in carrozzina, o con le stampelle, sono sufficienti i marciapiedi dissestati per trovarsi di fronte a ostacoli difficili da superare: tutta la pavimentazione è ondulata e una porzione ha ceduto (tanto che un new jersey impedisce di cadere nella buca). Se si riesce a passare indenni questa prima prova, si deve poi fare i conti con il semaforo all’angolo con via Ricotti: sul selciato le strisce sono ormai scomparse e il pulsante di chiamata pedonale è stato divelto. Certo se si sceglie di proseguire in via Ricotti, il tratto sotto al porticato dell’istituto Calvi è abbastanza agevole, al netto di riparazioni e rattoppi vari ma, se solo ci si avventura sul marciapiede opposto, diventa impossibile proseguire con una carrozzina: tombini in rilievo, asfalti danneggiati e persino un palo in mezzo al tracciato, sbarrano la strada. D’altronde lo aveva detto chiaramente anche Lorenzo Pernetti, vogherese, giudice onorario del tribunale di Pavia, oltre che fondatore e presidente di Acod, associazione dei consumatori disabili, in uno degli incontri con i ragazzi in aula a giugno: “Voghera non è una città a misura di disabili. La situazione è difficile, perchè le amministrazioni che si sono succedute hanno sempre fatto poco. Negli anni c’è stata una scarsa attenzione, Voghera ha tante barriere per i disabili” aveva spiegato il giudice, che da circa quarant’anni è costretto a muoversi in carrozzina in seguito ad un incidente stradale. “Un esempio è l’ufficio del giudice di pace, al piano superiore di un immobile comunale. La pedana per disabili ci sarebbe ma, a parte la scarsa manutenzione, il problema più grande è che non c’è una persona che abbia l’incarico di farla funzionare.”