Medici Inps “scaduti” il 31 visite agli invalidi sospese

Il Presidente ANMIC: “Abbiamo avvertito 60 associati, controlli rimandati”.

Le prime comunicazioni la settimana scorsa. Stilla (FAND): “Subito la soluzione”

Da “La Provincia Pavese”

Le prime comunicazioni dell’Inps all’ANMIC, l’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili, per avvertire i propri associati che le visite erano sospese, sono arrivate l’ultima settimana di maggio. “Abbiamo avvertito finora una sessantina di persone in attesa di visita per la revisione o l’assegnazione dell’invalidità civile che non si dovevano presentare all’appuntamento, che la visita era rimandata a data da destinarsi” spiega il Presidente Provinciale Antonio Valdi. A distanza di un anno torna infatti il problema dei medici locali Inps. La convenzione con i sette medici che finora si occupavano delle pratiche delle invalidità è scaduta il 31 maggio, e di cosa accadrà in futuro ancora non si hanno notizie certe. Ieri non è stato possibile avere risposte dalla direzione pavese dell’Inps.

“Non è un problema solo locale. – spiega Valdi – Se un contratto è in scadenza, e si sa, l’amministrazione non può organizzarsi per tempo con un nuovo bando o prorogare le convenzioni esistenti? A pagare, come al solito, sono gli invalidi. Già chi è sottoposto a revisione, soprattutto se ha una malattia o un’invalidità grave, è in uno stato emotivo difficile. – spiega ancora Valdi – Dire che è stato rimandato l’appuntamento, che non si sa quando sarà fatta la visita scatena paure, e si rischia di vedersi sospeso un beneficio acquisito per cause indipendenti dalla propria volontà”.

“Mi hanno dato conferma l’altro giorno di questa situazione che desta fortissima preoccupazione – spiega Nicola Stilla, presidente della FAND provinciale, Federazione Nazionale dei Disabili, di cui fanno parte tra gli altri anche ANMIC e Unione provinciale Ciechi e Ipovedenti – anche perchè ancora una volta accade che le scadenze si conoscono in anticipo, ma non si agisce in modo da affrontarle per tempo. Non è un problema locale dell’Inps di Pavia, ma generale: sapevano che i medici incaricati di accertare l’invalidità erano in scadenza di contratto, lo sapevano per tempo e non è stato fatto nulla. Forse si risparmierà così qualche risorsa, ma a danno di un servizio importante come quello dell’attività delle commissioni, che rischia di fermarsi. Io sto osservando la questione dal punto di vista regionale e iniziamo ad avere segnali di rallentamento delle commissioni in tutte le province: avremo dati certi a fine mese.” Il problema più sentito è quello dei tempi: “Anche se si dovesse fare un nuovo concorso a breve, mentre si parla di ottobre, passeranno mesi prima che i medici arrivino in loco” spiega ancora Stilla.